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Teresa Bunting, la bellezza dello Slow-Fashion

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Teresa è bella, come sanno essere belle le donne inglesi quando hanno gli occhi verdi e un sorriso che conquista. Teresa parla un perfetto italiano con accento dello Yorkshire e la nettezza della lingua fiorentina. A parte maschile/femminile e singolare/plurale che spesso non collimano, aumentando la simpatia del soggetto, il suo italiano ha tutta la grazia e la nobiltà di un pomeriggio ad Ascot.   Lei si racconta e ti regala tutti i colori magnifici delle sue creazioni: quadri che diventano magie di seta da indossare. Teresa Bunting è un’artista cresciuta in una famiglia di artisti. Porta con sé i paesaggi dalle infinite sfumature di verde, tra acque, giardini e fiori, del piccolo borgo in cui è nata, Oswaldkirk, dopo che la sua famiglia si era trasferita da Londra, perché il padre John Bunting, scultore e mastre of drawing, fu chiamato ad insegnare Arte al prestigioso College Ampleforth. Teresa è cresciuta in una casa circondata dal verde, detta Rose Cottage, sua prima fonte di ispir

Lorena, chef vegan a Doha, tra bellezza, benessere e bontà ecosostenibile

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  Lorena Loriato è una chef, ma speciale. Fa piatti colorati, armonici, bellissimi da vedere e buoni da mangiare, con una particolarità: sono tutti vegan e sono crudi! Il Raw Food, che è il massimo della cucina salutista, in Italia è forse ancora poco diffuso, ma nel mondo è ormai una realtà. E Lorena, trevigiana di nascita, l’ha scoperta e studiata proprio lasciando il nostro paese. Poteva restare tutta la vita nell’ufficio commerciale di un’azienda di provincia, ma ha saputo dire stop e seguire i suoi sogni, e ora è una felice cittadina del mondo.     Ha studiato con lo chef crudista Vito Cortese e con altri specialisti di fama internazionale ha affinato le sue conoscenze e la sua tecnica tra Londra, la Spagna e il Kuwait, con una puntata da Master a Host 2015, evento tra i più importanti nel mondo della ristorazione. Adesso la sua sfida si chiama Doha, Qatar, dove è stata scelta a proseguire un progetto avviato da chef Cortese e    concepito da un gruppo di investitori con a capo il

ART BIKE : ecco la gallery delle opere e i piatti degli chef

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Prende il via a San Donà di Piave l‘Art Bike Weekend, manifestazione che unisce   sport, arte, natura e gastronomia in una tre giorni (dal 13 al 15 giugno) organizzata dall’Associazione Unione Ciclistica Basso Piave , presieduta da Mauro Costantin e che vede tra i suoi consiglieri il grande Moreno Argentin, Venerdì sera si inizia nel centro della città con l’esposizione delle opere realizzate da 6 giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, tutte realizzate partendo da telai di bicicletta in fibra di carbonio. Ogni opera ha ispirato uno chef nella creazione di un piatto e alle 19.30 inizierà in Piazza Indipendenza la degustazione dei magnifici menù creati, su idea dell’agenzia “Quanto Basta”,   dagli chef dei ristoranti: Gigetto di Miane (TV), La Pasina di Casier (TV), Gerry di Asolo (TV), Antica Trattoria La Fossetta di Musile (VE), La Tavernetta di Eraclea (VE) e Pizza Fantasy di San Donà. ** (vedi sotto: piatti e abbinamenti opere)

ART BIKE a San Donà di Piave: weekend di sport, natura e arte dal 13 al 15 giugno

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  Art Bike è la manifestazione che riunisce in una tre giorni ad alto tasso di divertimento lo sport, l’arte in varie forme, tra cui anche quella gastronomica e la natura, con i suggestivi paesaggi che il Basso Piave sa regalare. Si svolgerà a San Donà di Piave e Jesolo Lidio nel weekend dal 13 al 15 giugno, e prevede una serie di appuntamenti sportivi e non solo. Ai classici appuntamenti ciclistici è stato abbinato un originale programma di iniziative. Il nome Art Bike nasce infatti dall’accordo con l’Accademia di Belle Arti di Venezia: sei giovani artisti che la frequentano hanno realizzato per l’occasione altrettante opere originali e uniche, partendo da preziosi telai di biciclette in fibra di carbonio , offerti dall’azienda Cipollini. Le opere verranno esposte nel centro di San Donà di Piave dal venerdì sera: un’esposizione a cielo aperto che il pubblico potrà ammirare ma che non sarà fine a se stessa. Infatti alle opere sono stati abbinati 6 chef veneti

Motomondiale: al Mugello gioca in casa il Team Ambrogio

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  Si apre al Mugello il weekend del Motomondiale e, come   lo scorso anno, in gara c’è anche un Team a forte connotazione toscana: è l’Ambrogio Racing Team, impegnato nel Mondiale Moto 3. E’ il Team di casa, perché sostenuto da un   pool di aziende di Prato (Ambrogio, Softec Luilor e Stdio Ceri, e dalla Poliarma, fiorentina di Campi Bisenzio,) ed è stato presentato nello scorso marzo proprio a Firenze. Inoltre i suoi piloti, il sudafricano Brad Binder e il francese Jules Danilo, hanno svolto qui a Scarperia, a ridosso del Mugello, tutta la preparazione invernale, con il coach Jordy Manzoni. “Giochiamo in casa davvero – commenta Franco Tocci, presidente di Ambrogio – e avremo con noi tutti coloro che partecipano a questa magnifica avventura, a tifare per i nostri colori. Quest’anno i risultati stentano un po’ ad arrivare, ma stiamo facendo progressi, e chissà che l’aria “di casa” ci faccia bene.” Il team Ambrogio, capitanato da Fiorenzo Caponera, uno dei manager pi

In ricordo di Ayrton

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Nella foto qui sopra il mio amico Titta. Questa a lato, invece, è la copertina del libro di Beppe Donazzan appena uscito, dedicato ad Ayrton Senna;  si intitola "Immortale" e racconta soprattutto l'eredità che Senna ha lasciato a tutti. C'è anche un'appendice, scritta dai tifosi di Ayrton, tra loro ci sono anch'io, con questa: LETTERA AD AYRTON   Quanto ho pianto, Ayrton! Ricordo come adesso, e sono vent’anni, quella domenica di maggio. Studiavo per un esame, ma all’improvviso mi si confusero le righe, non vedevo più il libro. Strano, è ora di fare una pausa, così ho acceso la tv per vedere il “mio” pilota. Parlano di lui, ma lui non c’è, non è più in gara, né ai box. Mai più. E’ volato via su un elicottero, è volato su come solo gli angeli sanno fare, mentre in pista continuano a sfrecciare le F.1. Vram, vram, vram! Pugni feroci alla bocca dello stomaco, ad ogni immagine, commento e annuncio di bollettino medico. E poi la fine. Lacrime e io fuori
Zorro è femmina. E abita qui Incredibile a Londra: Oro, Argento e Bronzo alle ragazze italiane del fioretto. Mai successo in un'Olimpiade, definirle fantastiche è poco. Valentina, Elisa, Arianna (non in ordine di podio ma di comparizione) ci hanno regalato emozioni indimenticabili. Valentina, sconfitta in semifinale dalla new age della scherma italiana, la giovane Arianna giunta da Monza, mancina, che fa lo sgarbo alla grandissima in semifinale. E poi, poi Valentina che lotta come un leone e nel minuto supplementare va a prendersi il bronzo.  Finale: Errico-Di Francisca. una faccina giovane molto nordica contro la faccia di una donna del feudo fiorettistico di sempre, Jesi. Una donna mediterranea, non bellissima che diventa irresistibile in pedana. E' una finale al cardiopalama. A 19 secondi dalla fine, 11 a 11, dopo una fuga della Di Francisca e una rimonta della fanciullona mancina del Nord. Emozonanti, vanno al minuto supplementare, laddove Elisa si prende ciò che le è s