I voti alle magnifiche otto del Mondiale

Con il gol di Villa la Spagna ha timbrato il pass per l'ultimo posto utile tra le magnifiche otto del Mondiale in Sudafrica.
A bocce ferme, in attesa dei quarti che si disputeranno tra venerdì e sabato, diamo i voti alle Nazionali ancora in gara.


URUGUAY 6.5

Dopo 40 anni arriva nuovamente ai quarti di finale. Segno che sta tornando ad alti livelli, grazie anche ad Oscar Washington Tabarez. Per la cronaca. l'Uruguay fu campione del mondo nel 1930 e nel 1950.
Difesa di ferro, attacco piuttosto prolifico (6 gol segnati, uno solo subito), è una squadra con buoni talenti: un Diego Forlan pirotecnico, e ancora non abbiamo visto totalmente all'opera Cavani del Palermo che è un signor giocatore.


GHANA 6.5

Rajevac ha compiuto il miracolo, portando il Ghana ad essere una vera squadra anche se i suoi giocatori sono sparsi per il mondo: finalista della Coppa d'Africa contro l'Egitto e ora tra le 8 grandi del calcio. Serbo, ha saputo mettere insieme una compagine che, pur con qualche difetto in zona gol, non molla mai. Freschezza atletica, velocità, hanno imbarazzato perfino la Germania. E mezzo tedesco è l'uomo-rivelazione: Kevin Prince Boateng: è fratello da parte di padre dell'altro Boateng, che gioca con la Germania, hanno scelto due nazionali diverse.


Olanda 7.5

Non è l'Olanda mitica degli anni '70, quella che fece vedere al mondo il gioco più innovativo, ma è una squadra compatta, molto attenta in difesa, con uomini super-affidabili come Van Bommel e De Jong, un genietto come Sneijder, capace di ribaltare la partita in qualsiasi momento e un Robben che è la ciliegina sulla torta.

Brasile 8.5

Avrò un debole, ma qui siamo di fronte a una squadra che può fare il mondiale a sè, se cresce ancora un po'. E sta crescendo, attraverso la rinascita dei suoi uomini migliori, un nome per tutti: Kakà. Essenziale, senza fronzoli, non è il Brasile del "calcio bailado" ma una squadra che sa difendere, rilanciare, inventare, e fa tutto con facilità e naturalezza. Abbiamo già visto un Maicon superlativo, un Luis Fabiano in palla. Ma abbiamo visto solo l'inizio.


Germania 8

E bravo Loew, allenatore giovane che non ha paura a puntare sui giovani. Il suo "Paolo Rossi" ha vent'anni e si chiama Muller: può diventare il cecchino di qualsiasi difesa. la Germania ha smontato tutto e ricostruito, regalandosi una squadra multietnica che è lo specchio della sua società. E ha trovato un gioiello dalla faccia patita, che è un turco naturalizzato e ha un piedino da brasiliano. Veloci, talentuosi, giocano con una leggerezza piacevole ed efficace.


Argentina 8

Dieci gol realizzati, più di tutte le altre che sono arrivate alle fasi finali e uno showman in panchina: nonostante la diffidenza che ha accolto Diego Armando Maradona ct, dopo una qualificazione all'ultimo secondo per questo mondiale, "el mago" ce l'ha fatta ancora una volta a stupire tutti. Amatissimo dai suoi giocatori, ha creato un gruppo incredibile. E ha saputo finora giostrare una compagine con molte stelle mantenendo l'atmosfera tranquilla. La difesa è un po' ballerina, ma con Samuel potrebbe trovare l'equilibrio giusto. davanti, basta vedere Tevez e Higuain.... in panchina c'è pure il supertalentuoso Pastore, del Palermo. E se Messi, oggi al 70%, fa il Messi (o il Diego), sarà un gran bel vedere!


Paraguay 6

Per la prima volta nella storia il Paraguay è ai quarti di finale di un Mondiale. Grazie a Martino, allenatore argentino che ha creato una squadra compattissima, non molto prolifica, ma che sa imporsi sul piano del gioco e del carattere. Giocano tutti per uno e uno per tutti: molto ostici da affrontare per chiunque, ma non tecnicamente eccelsi.


Spagna 7.5

Si sono riviste le furie rosse, e nemmeno tutte: chi latita è Torres, ma "El Nino" non può essersi spento totalmente. Forte dell'ossatura "azul-grana" del Barcellona là dove conta, la Spagna a tratti gioca a memoria, a forza di ripetuti tocchi imbambola l'avversario e poi lo colpisce duro con il micidiale Villa, forse il miglior attaccante visto fin qui. Dietro sono messi bene e Casillas, se non viene troppo distratto dalla fidanzata giornalista, è una garanzia.

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