Malika, poesia infinita

E' la sera del 17 agosto a Porto Cervo. Stelle e vento e una voce divina. Che fa rima con Mina, perché davvero questa stella più che nascente nel panorama della musica italiana non ha niente da invidiare alla più meravigliosa delle interpreti musicali dal 1960 ad oggi. Malika Ayane, italiana con padre marocchino, ha davanti la più sfolgorante delle carriere, se saprà sempre - e lo sa, lo saprà - restare se stessa. E allora cadranno i paragoni: perché lei, come Mina, è e sarà unica. Nella serata di Porto Cervo regala al pubblico una performance degna di una regina. E' semplice e chic, anche nel look: abitino bianco con scollo a V, maniche corte, squadrate, originalissime, gonna corta con ruches dritte di chiffon bianco che danzano al vento, tacchi a spillo, strass alla caviglia. Fisico da italiana, normale, altezza media, gambe tornite ma non troppo palestrate. Niente reggiseno, è meravigliosamente "normale", eppure molto sexy, i capelli raccolti a banana sulla testa...