Damiano Tommasi: “Anche nello sport purtroppo vincono i furbi”

Ne ha per tutti, l’ex calciatore della Roma, ora in forze al Sant’Anna, in seconda categoria, e da dieci anni impegnato con l’Associazione Calciatori: “Anche chi racconta lo sport spesso non aiuta: i buoni esempi nello sport ci sono, ma non vengono evidenziati, passano in secondo piano rispetto al resto. Io ho avuto la fortuna di giocare anche in Spagna, in Inghilterra e in Cina: dal punto di vista della passione per lo sport, dappertutto è meglio che in Italia: qui la passione, ad alto livello, non è rappresentata. Il calcio di alto livello da noi non può essere chiamato sport.”
E poi difende la categoria dei calciatori: “Dietro le maglie che corrono in campo ci sono delle persone e non delle figurine, ma sembra che questo non venga considerato. Spesso si chiede agli sportivi e allo sport di fare quello che si dovrebbe pretendere facessero i politici o gli alti dirigenti sportivi.”
Concorda Nicola Rizzoli, in rappresentanza della categoria arbitrale, mentre Sergio Martinello e Claudio Checchinato chiedono rispettivamente più aiuti alle società sportive di base e allo sport praticato a scuola. Marika Serafin, pallavolista, racconta la sua esperienza di sportiva in Italia e all’estero, Pescante si immerge nel sogno di Roma 2020, per un’Olimpiade che torni “umana”.
Il moderatore, Marino Bartoletti, invita tutti alla riflessione: “Spesso i ragazzini che fanno sport sono più maturi dei loro genitori ultrà.”
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